lunedì 29 settembre 2008




martedì 23 settembre 2008

Ibla


venerdì 5 settembre 2008

Ai miei amici

Si parla spesso di amore con riferimento alla coppia. Fidanzate, compagne, mogli, amanti, amiche, a Prato si parlerebbe de “la ganza”… Si dimentica spesso però che ciò che riempie la giornata di tutti noi è il momento aggregativo, socializzante dello stare insieme ad un amico.

Esattamente un anno fa festeggiavo il compleanno insieme ad un amico. Lui compiva gli anni il 5 settembre, mentre io ero, come al solito, in fase di recupero … (il mio compleanno cade quando l’Italia si ferma e tutti, ma dico tutti, sono con i piedi a mollo o impegnati nel trecking in qualche località di montagna). La mia ex fidanzata aveva organizzato una festa per noi.

Una giornata a tinte chiaroscure quella. Festeggiando con i compagni di “giochi” e quella che quella che - di lì a pochi giorni - sarebbe diventata la mia peggiore nemica. Difficile scindere la gioia, dalla delusione quel giorno. Forse l’amarezza aveva la meglio e passavo la notte rigirandomi nel letto.

A un anno di distanza vedo tutto con maggiore lucidità. Gli amici sono coloro che realmente più ti somigliano. Le persone con cui hai condiviso più o meno lunghi momenti di vita, con cui condividi gusti, passioni, idee, ideali, gente fatta un po’ come te. Le compagne spesso sono solo sirene ammalianti, oggetti del desiderio, a volte addirittura strumenti per la continuazione della specie. Persone alle quali troppo perdoni e che, quindi, sono spesso troppo dissimili da te. L’attrazione inquina il rapporto, ottenebra la mente, offusca la vista. Io cerco in lei qualcosa che non ho, il mio completamento. L’amico/a è invece colui/colei che si armonizza con il mio modo di essere. Altrimenti viene gettato via nel bidone dei conoscenti.

In questi giorni ho perso un’amica. Era una persona straordinaria. Di molti anni più grande di me, ma giovanile e con una straordinaria forza vitale. E’ stata per me, esule in questa città che non è la mia, la parente che non ho. Una zia mancata. Una straordinaria maestra di vita. Una persona che non riusciva a nutrire rancore. Dolce e equilibrata, ospitale e generosa. Mi manca moltissimo.

Oggi vorrei dedicare questi miei pensieri ad Anna ed al mio amico Carmine. Ciascuno a modo proprio ha reso questi dodici mesi indimenticabili. Grazie Anna. Auguri a te Carmine!

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