La partenza è qualcosa di strano. Per me almeno lo è, mi abituo al mio mondo, alle mie cose, ai luoghi che vivo e che frequento, ma a volte ho bisongo di un po' di quiete e di fuggire dal chaos di Roma, dalle strade assolate e ancora piene di automobili. Desidero un luogo senza rumori, con spazi immensi, dove potersi muovere in 3D. destra - sinistra - alto - basso. Il blu del mare con i suoi abitanti. Un saluto a tutti. Scriverò ancora, ma non adesso.
sabato 26 luglio 2008
giovedì 10 luglio 2008
tug of war
L’incontro cambia sempre. E siccome è legato al caso può trascorrere molto tempo tra un incontro e l’altro.
Alla vista non provo più nessuna sensazione. La vedo come una ragazza di aspetto medio, senza particolare fascino, con una struttura fisica che sicuramente non aiuta chi, come lei, fa enormi sforzi per restare magra e tonica.
Non la trovo sexy o intrigante. Non più almeno. Il tuffo nel passato è tuttavia inevitabile. Non posso fare a meno di ricordare le speranze, l’illusione che tutto fosse ancora perfetto e la delusione cocente. Uno strazio. Mi fa ancora male, lo ammetto. Il cattivo umore dura circa mezza giornata. Poi, come era arrivato va via. Il maledetto legame si è sfilacciato, ma avverto ancora un piccolissimo filo che lega il due lembi di una corda che da una parte ha cambiato colore. Tira ancora un po’ A., tira che si spezza. It’s a tug of war.
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