Nessuno lo aveva compreso, ma c'era qualcosa che li univa. Loro due: uno strano innesto tra un cactus e una rosa che, per qualche motivo, crescevano l’uno dentro l’altra anche se in modo diverso. Con velocità diverse. Con vita propria. L’una aveva bisogno di acqua, irrorazioni e cure, l’altro praticamente di essere lasciato al sole senza l’intervento del giardiniere. Ma entrambi avevano spine corte, coriacee e aguzze, con le quali si avvolgevano, tenendosi allo stesso tempo a debita distanza.
mercoledì 27 febbraio 2008
La rosa e il cactus
Nessuno lo aveva compreso, ma c'era qualcosa che li univa. Loro due: uno strano innesto tra un cactus e una rosa che, per qualche motivo, crescevano l’uno dentro l’altra anche se in modo diverso. Con velocità diverse. Con vita propria. L’una aveva bisogno di acqua, irrorazioni e cure, l’altro praticamente di essere lasciato al sole senza l’intervento del giardiniere. Ma entrambi avevano spine corte, coriacee e aguzze, con le quali si avvolgevano, tenendosi allo stesso tempo a debita distanza.
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amore e botanica
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2 commenti:
La "debita distanza"solo la distanza potrà garantire la sopravvivenza di entrambi... Ti scopro oggi ,verrò a leggerti.
Penelope
@penelope
Penso che sia sicuramente l'unica soluzione possibile. Necessaria. Vieni a leggermi quando vuoi. Sarai la benvenuta.
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